Il leader italiano nella prefabbricazione, al suo secondo bilancio di sostenibilità, ha presentato le innovazioni ecosostenibili ad alta tecnologia in termini di materiali che sta adottando, prima in Europa, per la realizzazione di elementi prefabbricati e infrastrutture
Grande successo per la presentazione alla stampa e agli stakeholder del secondo bilancio di sostenibilità da parte di Manini Prefabbricati. In realtà, la pubblicazione dell’importante documento è stata l’occasione migliore per presentare anche due tecnologie basate su materiali ecosostenibili e che sono destinate a rivoluzionare il mondo della prefabbricazione industriale, non solo in ambito italiano ma a livello europeo.
Durante l’evento, moderato dalla Marcom Manager Anna Rita Rustici, il CEO Manuel Boccolini ha raccontato l’inarrestabile evoluzione che ha avuto l’azienda nel corso di uno straordinario anno ricco di successi e di prospettive, in cui la visione del board capitanato dal Presidente Manini ha tradotto in fatti concreti le possibilità di cui si era discusso già nel 2020, vincendo già la prima battaglia della lunga guerra intrapresa dall’azienda per ridurre il carbon footprint e il consumo di risorse naturali ed energetiche.
Al termine dell’intervento del CEO, il Direttore Tecnico Leonardo Casali è entrato più nel dettaglio, raccontando la fine della sperimentazione – e quindi l’adozione a livello industriale – di una nuova pannellatura coibentata basata su PET riciclato che va a sostituire il tradizionale polistirolo espanso. Ma soprattutto, l’Ing. Casali ha svelato il prossimo debutto a livello europeo nel settore delle strutture industriali prefabbricate del GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymers), una particolare fibra di vetro che sostituirà l’acciaio all’interno dei manufatti prefabbricati. Questa tecnologia innovativa verrà adottata per la prima volta da Manini Prefabbricati nel Vecchio Continente, in occasione della realizzazione di un ponte in Italia. Si tratta di un’innovazione che consentirà notevoli miglioramenti sotto vari punti di vista, tra cui ovviamente quello ambientale.
Uno dei grandi meriti di Manini Prefabbricati è, infatti, quello di riuscire a coniugare i vantaggi economici e tecnici con un sensibile miglioramento in termini di sostenibilità.
“L’utilizzo di GFRP presenta notevoli punti di forza nell’ottica di una produzione molto più sostenibile, a parità di risultati in termini strutturali.” – spiega il Direttore Tecnico Ing. Leonardo Casali, che poi prosegue: “In primo luogo, non essendo soggetto ad alterazioni e ossidazioni, il GFRP può essere usato in abbinamento anche a calcestruzzi realizzati utilizzando acqua salata marina e, quindi, senza sottrarre alla collettività acqua potenzialmente destinata al consumo umano. Un passo epocale in un momento nel quale gli sconvolgimenti climatici ci ricordano sempre più quanto preziose siano e quanto si debbano preservare le risorse idriche mondiali. Inoltre, non venendo corroso da umidità e salsedine, il prefabbricato realizzato con un’anima in GFRP non tende a gonfiarsi e a spaccare dall’interno la struttura, consentendo una riduzione delle operazioni di manutenzione e una vita utile molto più estesa delle strutture. Se non bastasse, grazie a un peso specifico inferiore, a parità di quantità di materiale questa speciale fibra di vetro inciderà in maniera inferiore in termini di emissione di CO2 sui trasporti. Queste sono solo alcuni dei notevoli vantaggi che andremo a ottenere nel medio periodo utilizzando questo straordinario e innovativo materiale.”
Anche l’Amministratore Delegato Manuel Boccolini non nasconde la sua soddisfazione: “Stiamo dimostrando che ciò di cui parlavamo non più tardi di un anno fa è non solo possibile, ma che si può fare anche in tempi relativamente brevi.”
“Manini Prefabbricati sta guadagnando operando in un’ottica di sostenibilità aziendale e ambientale.” – sottolinea Boccolini – “Stiamo applicando in maniera totale la logica che sta alla base degli ESG, gestendo in maniera ottimale le tre componenti: ambientale, sociale e di governance. Siamo in contatto con aziende internazionali dalle quali stiamo traendo ispirazione, liberi ormai dalla necessità di confrontarci esclusivamente con competitor nazionali. La nostra crescita è solo all’inizio e vogliamo arrivare agli obiettivi 2050 prima degli altri. Per noi e per l’ambiente.”
Particolarmente apprezzato l’intervento della prof.ssa Anna Laura Pisello, Assistant Professor di Fisica Tecnica Ambientale all’Università di Perugia, che ha raccontato il proficuo rapporto di collaborazione tra l’istituzione che rappresenta e Manini Prefabbricati che, credendo fin dall’inizio nell’importanza degli studi sulla sostenibilità, ha collaborato con il dipartimento della prof.ssa Pisello per la creazione di un modello in grado di quantificare il carbon footprint di una struttura prefabbricata già in fase di progettazione. Un insieme di dati fondamentali che vengono utilizzati per calcolare il differente impatto ambientale delle diverse tipologie di manufatto, nell’ottica di ridurre sempre più le emissioni di CO2.
Un importante contributo è stato dato, infine, anche da Ernst & Young, leader mondiale nella certificazione aziendale, che ha consentito di comprendere appieno l’importanza di questo secondo bilancio di sostenibilità, ancora più impattante e ambizioso del primo.
Un ringraziamento particolare va all’Ing. Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, all’Ing. Marco Mari, presidente del Green Building Council Italia e al Dott. Federico Malizia, Vice Presidente Confindustria Sez. Perugia, intervenuti per inaugurare la conferenza stampa, la prima a nome della massima istituzione cittadina e il secondo in rappresentanza della maggiore entità associativa nazionale di categoria.
Il sindaco ha sottolineato ancora una volta l’importanza dell’operato di Manini Prefabbricati sia in chiave di circular economy e quindi di sostenibilità ma anche da un punto di vista territoriale e sociale, ringraziando apertamente il Presidente Arnaldo Manini per la sua visionaria lungimiranza e per l’amore che ha dimostrato e continua a dimostrare per questa terra.
L’Ing. Mari, intervenuto in video poiché impossibilitato a essere presente in diretta, ha ribadito l’importanza dell’operato di Manini Prefabbricati in quanto esponente proprio di quel settore che consuma il 72% dell’energia a livello mondiale e il 40% delle materie prime. Un esempio fondamentale a dimostrazione del fatto che è possibile cambiare rotta e che, se a farlo sono proprio aziende tendenzialmente energivore, il trend di trasformazione sarà molto più veloce e impattante.
Il dott. Malizia, invece, ha non solo elogiato l’operato di Manini Prefabbricati in termini di innovazione digitale e sostenibilità ma ha anche ricordato con forza l’urgenza di sfruttare l’occasione unica che rappresenta il PNRR non solo per la prefabbricazione ma anche per l’intero comparto industriale locale e italiano.