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L’Associazione CONFORMA condivide la scelta della titolare del dicastero delle Infrastrutture di puntare su soggetti indipendenti per le verifiche dei lavori ed evidenzia che la strada migliore è quella di scegliere soggetti professionali privati di grande e comprovata esperienza.

L’Associazione CONFORMA concorda sulla necessità, espressa dal Ministro delle Infrastrutture De Micheli, di affidare le attività di verifica sulle infrastrutture a soggetti indipendenti. Una volontà ribadita dal Ministro anche durante una recente intervista rilasciata a Ilmessaggero.it, durante la quale, però, sono state considerate esclusivamente le istituzioni universitarie quali enti accreditabili per questo tipo di attività.

CONFORMA tiene a sottolineare che, oltre alle università, esistono soggetti professionali privati di grande e comprovata competenza e conoscenza del settore, che già forniscono servizi di validazione accreditata. Si tratta degli Organismi di Controllo accreditati ISO 17020 di Tipo A, che rispondono ai più severi requisiti di indipendenza e imparzialità.

“La rispondenza degli Organismi di Controllo accreditati ISO 17020 di Tipo A ai requisiti di competenza e indipendenza stabiliti a livello internazionale è verificata e monitorata da ACCREDIA.” spiega Paolo Salza, Presidente di CONFORMA. “Questo è l'ente unico nazionale di accreditamento, sorvegliato dal Ministero dello Sviluppo Economico, nei cui Organi Direttivi siedono nove Ministeri.” 

“Gli Organismi di Tipo A vantano un'esperienza pluridecennale di verifica su migliaia di opere infrastrutturali pubbliche, per un valore di oltre 150 miliardi di euro e rappresentano il naturale interlocutore cui le istituzioni possono rivolgersi in questa delicata congiuntura.” aggiunge Fabrizio Capaccioli, Consigliere Delegato alle Costruzioni. “Questo è il motivo per cui sentiamo il dovere di sottolineare che è già possibile affidarsi a soggetti terzi indipendenti che rappresentano un sistema industriale consolidato, controllato, affidabile e operante su tutto il territorio nazionale.”

In un settore che in 10 anni ha visto l’Italia posizionarsi al secondo posto in Europa e al quinto nel mondo, l’Associazione CONFORMA condivide e analizza i contenuti del DDL n. 988/19

L’Associazione CONFORMA lo scorso 5 novembre è stata ascoltata durante un’audizione in Senato in merito alla discussione sul Disegno di Legge n. 988, che riguarda un settore tanto affascinante quanto delicato e complesso come quello dell’agricoltura biologica.

Si parla di un ambito che nel 2018 ha generato una domanda domestica superiore ai 4 miliardi di euro e un volume dell’export che ha toccato i 2,26 miliardi di euro, posizionando l’Italia al secondo posto in Europa e al quinto nel mondo in termini di produzione e al primo in Europa in termini di numero di operatori.

Un risultato straordinario, favorito dall’intraprendenza degli operatori e dall’efficacia del sistema di controllo, riconosciuto tra i più avanzati in Europa.

L’Associazione annovera tra i propri associati i più importanti enti di certificazione operanti nel settore agroalimentare. I soci di CONFORMA controllano oltre 500 prodotti e vini a Indicazione Geografica (IG), più di 13 mila operatori nel biologico e hanno rilasciato, nel 2018, oltre 9 mila certificati secondo standard internazionali in tema di sicurezza alimentare.

CONFORMA, forte della propria esperienza, è stata ascoltata dalla Commissione agricoltura del Senato in sede di discussione sul Disegno di Legge n. 988 , che si occupa di agricoltura biologica.

“I numeri in gioco, in termini di valore della domanda, numero di operatori e crescita, fanno dell’agricoltura biologica e del settore agroalimentare in generale un fiore all’occhiello del nostro Paese e una realtà da incoraggiare” spiega Paolo Salza, Presidente di CONFORMA. “A tal riguardo, va sottolineato come il consolidamento e l'ulteriore crescita del settore dipendano in buona parte anche dalla sua credibilità, che a sua volta dipende dall'efficacia dell’intero sistema - produttori, consumatori, istituzioni ed enti di accreditamento e di certificazione, ciascuno chiamato a svolgere il proprio ruolo. In particolare, gli organismi di certificazione mettono a disposizione del sistema la propria professionalità, competenza, indipendenza e presenza sul territorio, verificate e monitorate secondo stringenti standard internazionali dai Ministeri e da ACCREDIA, l’ente unico nazionale di accreditamento”.

“CONFORMA ritiene strategico definire un Piano d’Azione Nazionale per il biologico, così come previsto all’art. 7 del disegno di legge, al quale è collegato il Fondo per lo Sviluppo delle Produzioni Biologiche, destinato in buona parte al finanziamento di specifici percorsi formativi nell’ambito delle Università” aggiunge Pietro Bonato, Consigliere Delegato di CONFORMA per il settore Agroalimentare. “CONFORMA è favorevole all’istituzione di un Tavolo di Lavoro sul biologico e all’equiparazione al biologico di altre forme di coltivazione, come ad esempio quella biodinamica, a condizione che vengano rispettate le regole base del biologico stesso. CONFORMA è favorevole alla semplificazione delle procedure di certificazione per i piccoli produttori, a condizione che le regole adottate in forza del presente provvedimento siano in linea con quanto già previsto a livello europeo e non penalizzino il nostro sistema produttivo, valorizzando al contempo il sistema di regole e garanzie che da sempre ha contraddistinto il modello di certificazione italiano”.