SEO

  • AUMENTA LE TUE POSSIBILITÀ DI GUADAGNO CON I BACKLINK

    Ma i backlink cosa sono davvero?

    I backlink, in soldoni, sono le relazioni digitali che la vostra azienda ha instaurato con il mondo digitale, sono come i buoni del tesoro depositati su Google, ma andiamo con ordine. Ottenere un posizionamento rilevante sui motori di ricerca è fondamentale per aumentare le possibilità di guadagno del proprio progetto. Un parametro che spesso viene dimenticato o non viene adeguatamente controllato per accrescere il proprio successo è quello dei backlink for Seo.

    SEO e BACKLINK

    Un link è un collegamento tra due siti, solitamente basato su un anchor text, ovvero un breve testo descrittivo della pagina in cui va ad approdare.

    Ad esempio: il principale motore di ricerca. Qui il principale motore di ricerca sarà l’anchor text e www.google.it sarà il link.

    Esistono due tipi di link, quello interno e quello esterno.

    Quello interno collega due pagine dello stesso sito web e può essere, ad esempio, il menù o una voce di esso. Ex: i servizi di Agenzia Brand.

    Quello esterno, invece, è un collegamento che altri siti fanno con il nostro o viceversa, ex: la community dei creativi.

    In questo caso si parla di backlink.

    Dal punto di vista della SEO, ovvero di ottimizzazione sui motori di ricerca, la presenza di backlink è molto importante perché attesta che il contenuto offerto dal proprio sito viene ritenuto interessante e significativo e questa rilevanza si può tramutare in una possibilità fonte di guadagno.

    Tuttavia, è importante ricordare che la qualità è più importante della quantità anche quando si parla di backlink. Gli algoritmi di Google, infatti, sono intelligenti e sanno distinguere tra link di alto valore e link di scarso valore e se la quantità di collegamenti pessimi è troppo alta, il sito rischia di venirne addirittura penalizzato.

    Backlink di valore vs Backlink di scarso valore

    Per valutare i backlink in entrata si utilizzano soprattutto i parametri dell’autorevolezza e della pertinenza con il proprio sito. Questo significa che è importante ricevere collegamento da pagine appartenenti allo stesso ambito della propria o comunque con un’attinenza importante

    Facciamo un esempio. Prendiamo in considerazione il sito di uno dei leader nella produzione di prefabbricati in Italia. Il portale riceve numerosi backlink, ma ovviamente non tutti hanno lo stesso valore. Ad esempio, il sito è linkato sia dal sito eurochocolate.com sia da prefabbricatisulweb.it, è chiaro che il primo collegamento non è pertinente con il core business aziendale e rischia di penalizzare il suo ranking su Google, invece il secondo indirizzo è pertinente e significativo e si può rivelare un alleato per la strategia SEO.

    Il cioccolato piace a tutti ed è sicuramente più popolare dei prefabbricati, ma in questo caso Google la pensa diversamente.

    Backlink, link dofollow e  link nofollow

    Un ulteriore parametro da tenere in considerazione è se il link è dofollow o nofollow.

    Il link dofollow è un link puro, senza alcuna manipolazione o aggiunta di codice HTML.

    Il link nofollow, invece, è un collegamento che, attraverso l’utilizzo di un codice HTML viene segnalato al motore di ricerca come link da non seguire. I link nofollow sono nati per prevenire lo spam e per limitare i collegamenti che possono penalizzare il ranking del sito sia per bassa qualità, che per contenuti offensivi o mancanza di pertinenza.

    Nel caso sopracitato, sarà importante per il nostro leader nel campo dei prefabbricati segnalare il link di Eurochocolate come nofollow e quello di prefabbricati in Italia come dofollow.

    Si stima che il corretto utilizzo dei backlink possa aumentare il traffico al proprio sito di più del 50% e che gli utenti che arrivano sulla pagina seguendo il flusso dei backlink siano molto più propensi a diventare clienti. Questo vuol dire aumentare la possibilità di successo e soprattutto di guadagno.

    Inutile dire che Agenzia Brand supporta i suoi clienti in questa importante attività: chiamateci allo 028435443 oppure cliccate qui e compilate il form, verrete contattati per una consulenza.

     

  • Business Communication Plan - gli 11 punti più importanti

    Realizzare un Business Communication Plan per Agenzia Brand è un momento fondamentale della strategia di comunicazione aziendale.

    Per chiarirvi cos'è un corretto Communication Plan e rendere al meglio il concetto, vi propongo questa metafora di G. Weinberg e J. Mares: 

    "Pensate all'investimento iniziale (per un nuovo prodotto o servizio) come all'atto di versare dell'acqua in un secchio bucato. All'inizio, il secchio perde molta acqua perché il prodotto non rappresenta ancora una soluzione piena ai bisogni e ai problemi degli utenti. in altre parole, non fa presa sui potenziali clienti e scivola via dal mercato senza lasciare traccia. Di conseguenza, buona parte dei soldi investiti in trazione colerà via dal secchio.

    Questo è il momento in cui tantissimi fondatori fanno la mossa sbagliata. Siccome i soldi colano via, pensano che siano tutti sprecati. Al contrario, questo processo vi dice dove stanno i buchi nel secchio (il prodotto). Se non interagite con i Clienti indecisi tenendo nel dovuto conto quest’informazione, è molto probabile che sprecherete tempo facendo le cose sbagliate, in termini di sviluppo del prodotto.

    "Business Communication Plan AB

    Nel Communication Plan ormai il web e le logiche digital sono al centro e le strategie aziendali e i media come TV, Radio, Affissioni, sono di utilizzo quasi esclusivo di poche centinaia di aziende. Nel 99,99% dei casi nessuna startup si potrà concedere il lusso di una campagna TV a meno che il prodotto non sia un bene di grande consumo di una multinazionale.

    Pertanto abbiamo messo al centro del nostro Communication Planning il mondo del web.

    Anche le grosse corporate ormai dedicano una percentuale del budget importante al mondo digital. Sicuramente un Pmi Communication Plan non può prescindere dal posizionare il web al centro della propria comunicazione. Il web ha però ormai mille sfaccettature che metteremo in ordine:

    1. la realizzazione del sito è solo la prima di una serie di iniziative

    2. il SEO è un momento importante e altrettanto la definizione e il posizionamento delle Keyword

    3. il Content Article Marketing è fondamentale, da qui la famosa frase "CONTENT IS KING"

    4. le campagne ADV con Google ADS, la Display, il Programmatic e il Remarketing che ci inseguono nel web

    5. i social sono ormai un tassello della strategia con la scelta in base alla tipologia aziendale (Facebook, Twitter, Linkedin, etc)

    6. i canali emergenti quali Youtube per i video, Instagram per le foto, etc

    7. gli influencer sono i nuovi emergenti che vanno a popolare il mondo del Digital PR insieme alle Strategie Native

    8. l'email marketing, dato per morto mille e mille volte ma pur sempre un ottimo strumento per contattare direttamente il cliente

    9. l'e-commerce è un altro strumento potente nell'armamentario digitale che insieme ad Amazon e ai Market Place non può essere ignorato

    10. non dimentichiamo poi la web reputation che assilla molte aziende.

    11. l'ultimo punto lo lasciamo vuoto perchè sicuramente tra quando pubblichiamo questo articolo e quando lo leggerete sarà nato qualche altro nuovo strumento per Agenzia Digital

     

    Come può fare una piccola azienda a gestire un digital communications plan?

    Sarebbe facile dire di affidarsi ad una buona agenzia ma esiste un sistema semplice per realizzare un buon corporate communications plan. A fianco vedete l'immagine che abbiamo utilizzato per illustrare questo articolo, stampatela (clicca qui) e scegliete tre delle attività indicate e poi delle tre, scegliete la principale che metterete al centro della vostra comunicazione. Investite un giusto budget, né troppo grande né troppo piccolo (magari selezionate un'area test) e monitorate i risultati, se funzionerà proseguite su più larga scala. Come ho riportato all'inizio, è come se versaste dell'acqua in un secchio bucato, mano a mano che inizierete a tappare i buchi principali, tapperete le falle principali. Ricordate che ogni comunicazione è come l'acqua, se non ben indirizzata se ne va via e la disperderete. Se la strategia proprio non funziona provate a cambiare media, ma date il giusto tempo al vostro secchio. 

     

  • LA CRESCITA ESPONENZIALE DELL’ INFLUENCER MARKETING

     La nicchia dell influencer marketing sta attraendo sempre più investimenti, come mai?

    Influencer MK

    Si stima che a livello globale nell'influencer marketing, i dollari investiti saranno 16 miliardi, mentre nel nostro paese 180 milioni verranno utilizzati per questo tipo di attività promozionale, con un incremento del 34% rispetto al 2018.
    Gli influencer e le collaborazioni non sono tutte uguali, ma sono state suddivise in diverse tipologie: vip, vertical, community. Instagram è il canale che la fa padrone nell’influencer marketing con un 65% di attivazioni.
    Si passa da chi ha un merito riconosciuto a personaggi già popolari in altri ambiti, come la musica e il cinema, capaci di attrarre il grande pubblico.
    A seconda del prodotto da promuovere cambia sia la scelta del canale che quella del tipo di influencer, ad esempio per il beauty prevalgono le micro-influencer mentre per il settore tech gli uomini. Per le auto i vip, mentre per lo sport, le community, dove è possibile creare una fanbase duratura ed attiva.
    L’influencer marketing è un modello complesso e segmentato in perenne cambiamento e che va affrontato ed analizzato diversamente a seconda della tipologia.

    Come utilizzare gli influencer o i social influencer

    Bisogna capire come usare gli influencer nel modo corretto a seconda di chi sono e come agiscono, definendo l’obiettivo per cui viene sviluppata la stretegia e non cercando di affidarsi solo ai grandi numeri di followers. Bisogna capire se il loro linguaggio è in linea con il brand e come si posiziona rispetto al mercato. Non sempre un contenuto creato riesce ad avere impatto sul brand, si stima che 1 progetto su 2 non ottenga l’impatto desiderato. Per cui l’influencer marketing necessita di studi e strategie approfondite per evitare di pagare un servizio che non porti il traffico e il ritorno desiderato.

    Perchè usare l'influencer marketing

    Tutti noi quando dobbiamo scegliere un prodotto o un servizio utilizziamo apparentemente delle scelte razionali per giustificarle. In realtà come ci ricordano gli studiosi, oltre il 95% delle nostre scelte vengono effettuate dalla parte emotiva del nostro cervello. Solo successivamente cerchiamo delle conferme alle nostre scelte e in questo caso gli influencer sono fondamentali per rassicurarci della scelta effettuata. Spesso l'nfluencer marketing è utilizzato per plasmare anche la prima parte del processo emozionale del nostro cliente nella forma che una volta era quella del TESTIMONIAL: "se lo utilizza lui". 
    L'influencer però possiede caratteristiche diverse da quelle del testimonial, l'nfluencer deve possedere reali competenze e soprattutto credibilità nel segmento di mercato che rappresenta. Non basta più insomma che un noto presentatore metta la propria faccia nella pubblicità di un'auto, è molto più INFLUENTE un pilota di rally o di F1 perchè può conferire al prodotto valori e personalità.

    Quali tipi di influencer scegliere

    Di seguito le principali classificazioni di influencer che possono essere raggruppate in di due categorie generali:

    1) sull’ampiezza del pubblico (numero di fan). 
    Si possono suddividere gli influencer in quattro categorie Ana (Association of National Advertisers) nel 2018:
    micro-influencer (fino a 25.000 follower);
    macro-influencer: (fino a 100.000);
    mega-influencer (fino a 500.000);
    celebrity (oltre 500.000).

    2) sul livello di influenza che questi personaggi sono capaci di esercitare. Secondo la classificazione proposta da Forrester Research nel 2010 possiamo individuare tre categorie principali, ordinate secondo un livello crescente di social influence:

    – I social broadcaster, identificabili nei personaggi di alta notorietà (star del mondo dello spettacolo, sport ecc.) che hanno costruito la propria popolarità al di fuori della Rete.

    – I mass influencer, ossia gli individui con forte presenza sui social e numeroso seguito che sono riconosciuti come esperti in un campo specifico dalle community con cui interagiscono. 

    – I potential influencer, ossia tutti coloro che, in virtù del proprio potere comunicazionale e aggregativo, sono potenzialmente influenti per il proprio network di conoscenze, in genere community di piccole dimensioni. Vengono definiti micro-influencer 

    È bene chiarire che i termini micro-influencer e micro-celebrity non sono sinonimi. Per micro-celebrity si intende l’insieme di pratiche comunicative online che influencer e utenti comuni possono utilizzare per sviluppare e mantenere una propria rete di follower. 

    Se vuoi iniziare una campagna di Influencer Marketing affidati a professionisti, contattaci subito allo 028435443


    Dati tratti dal sito: https://www.osservatoriobe.com/

  • Manini Prefabbricati: perché un sito internet può fare la differenza

    Manini Prefabbricati, storica protagonista della prefabbricazione industriale in Italia, ha affidato ad Agenzia Brand il rifacimento del proprio sito internet, nel contesto di una rimodulazione della sua immagine e del suo importante marchio.

  • SEO Strategy: ecco 9+1 CONSIGLI su come scrivere un post SEO 

    La Magica SEO Strategy e tutto quello che un blogger o un copywriter deve sapere. La SEO Strategy per scrivere un post scalabile nei motori di ricerca in 10 mosse.

    Seo strategy

    Una delle domande alla base della SEO Strategy che più frequentemente viene fatta è “Come posso fare per rendere il mio post fra i primi risultati dei motori di ricerca?”.

    La risposta non è semplice come la domanda. C’è bisogno di tanto studio, capire approfonditamente tutte le dinamiche legate alla SEO Strategy e al seo & social media, senza tralasciare un equilibrio tra la SEO stessa e l’utente. Dobbiamo essere dei bravi alchimisti, abili a miscelare in maniera equilibrata tutti gli elementi per la SEO, mantenendo sempre al centro del nostro progetto l’utente.

    Non dimentichiamo mai che stiamo scrivendo per lui, quindi va bene rispettare determinati parametri, ma ricordiamo sempre che stiamo scrivendo per delle persone e non per dei robot.

    Ci sono moltissimi libri sul SEO MARKETING che potresti leggere ma in questo articolo voglio darti i 9 consigli +1, per scrivere un post impeccabile in termini di SEO:

    #1 Keyword

    Ogni post ha un argomento centrale che dovrai essere bravo a sintetizzare sfruttando poche parole chiave, ovvero le keyword. Esse sono fondamentali per rendere subito chiaro il tutto, evidenziando il focus del tuo post. Utilizzale in grassetto, i motori di ricerca danno maggiore peso a questo formato, e poi all’utente risalteranno subito all’occhio rendendo la lettura più semplice e d’impatto.
    “Hai presente quando prima parlavo di equilibrio? Ecco, è il momento di metterlo in atto. Non eccedere nell’utilizzo delle keyword perché altrimenti avresti l’effetto inverso; Google penalizzerebbe il tuo post generando un effetto disastroso sull’indicizzazione del contenuto”.
    SemRush o il pianificatore di parole chiave di AdWords sono ottimi strumenti per avere statistiche sulle keyword.

    #2 Titolo

    È il biglietto da visita! Forse è l’elemento più complesso da ideare, deve essere d’impatto, rispondere alla domanda che il cliente ha formulato al motore di ricerca, contenere una keyword, scriverlo in maniera comprensibile e sensata e, come se non bastasse… il tutto in meno di 70 caratteri.
    Dedicagli molto tempo, un titolo mal formulato è tra le principali cause di insuccesso di un articolo.

    #3 Corpo del testo

    Se hai seguito i primi due consigli, quasi sicuramente l’utente sarà arrivato finalmente a leggere il testo.
    Anche qui devi inserire le keyword, principalmente nel primo paragrafo, ma senza eccedere (come già ti ho detto nel punto 1) e senza banalizzare il contenuto. Ricordati che sono le persone a leggere, se il testo è poco comprensibile o poco interessante le persone andranno altrove. Quindi sii pertinente, tutto ciò che hai detto nel titolo, che hai evidenziato con le keyword e ciò che dici nei tag e nella meta description (se non le conosci continua a leggere e capirai cosa sono) deve essere, poi, trattato nel testo. Devi, da un lato, renderlo di facile lettura per l’utente, mentre, dall’altro, non devi indispettire i motori di ricerca, che altrimenti ti penalizzerebbero.
    “Occhio all’utilizzo delle keyword e al grassetto, stai scrivendo per delle persone quindi la semantica è importante”.

    #4 URL

    Pensavi che l’URL non fosse importante? Ti sbagli! Un URL che rifletta il titolo e che contenga parole chiave è fondamentale. Se proprio devi tagliare l’URL salva almeno la keyword. Ad oggi, anche grazie ai social e ai servizi di messaggistica, il tuo URL fa il giro del mondo: avere al suo interno il tuo domino con una o più parole chiave che spiegano subito il contenuto è consigliato.

    #5 Meta description

    La meta description è il paragrafo che si trova sotto al titolo della tua pagina quando questa appare tra i risultati dei motori di ricerca. La sua missione è quella di dare ai tuoi lettori ed ai motori di ricerca le informazioni più importanti sul contenuto del post. In poche parole devi essere bravo a raccontare gli elementi fondamentali del tuo post.
    Se riuscirai a scriverla in maniera efficace, incrementerai notevolmente la possibilità di aumentare i click.

    SEO STRATEGY

    #6 Responsive

    La grafica qui di lato dice già tutto, gli utenti navigano ormai da tutti i dispositivi e gli smartphone sono quelli da dove si effettuano maggiori ricerche. Avere un sito che non è ottimizzato per il mobile, che trascura l’user experience, è un sito che per Google non merita di essere considerato.
    “Quindi, se hai un sito in flash è arrivato il momento di farti delle domande…tante domande”.

    #7 Tag

    Molte volte si sente dire che i contenuti duplicati dovrebbero essere evitati, indipendentemente che si stia parlando di un blog, una landing o un sito aziendale. Se però avete la necessità di replicare dei contenuti, utilizzate i tag.
    I tag dicono ai motori di ricerca quale pagina indicizzare e quale no; facendo questo farai sì che il contenuto non venga penalizzato per essere apparso più volte e permette anche ai motori di ricerca di collegare il contenuto stesso alla risorsa principale.

    #8 Ottimizzare le immagini

    Se pensi che conti solo il testo ti stai sbagliando; le immagini sono fondamentali per aiutare a spiegare il contenuto del tuo articolo. Però non basta trovare una bella immagine ed inserirla, devi stare attento ad alcune cose:

    • inserisci immagini non troppo pesanti, ritarderebbero il caricamento. (ci sono molti tools gratuiti che comprimono le immagini)
    • utilizza il testo Alt, in poche parole con questa funzione spieghi in pochissime parole il contenuto dell’immagine ai motori di ricerca.
    • dagli un titolo; questo testo verrà inserito nell’Url dell’immagine

    #9 Outbound e inbound

    Molto probabilmente già saprai che se citi fonti esterne al tuo blog è importantissimo mettere un link che rimandi il lettore a visitare la fonte. Questo vale sia per i link esterni, ovvero gli outbound link, che per fonti interne; si perché è importante anche inserire link che rimandino a tuoi articoli o sezioni del tuo sito o blog (inbound link). Ad esempio se in passato hai scritto su un argomento che vuoi richiamare nel tuo ultimo articolo puoi creare un collegamento a quella pagina non solo per contribuire a mantenere i visitatori sul tuo sito web, ma anche per referenziare i tuoi contenuti sui motori di ricerca.
    Non è però tutto così semplice, se da un lato gli outbound link vengono apprezzati molto da Google, per l’abuso non si può dire lo stesso. Se esageri verrai penalizzato perché Google penserebbe che sai linkando solo per scalare le posizioni nei risultati di ricerca.

    #10 Google web master tool

    L’ultimo consiglio in realtà è un outbound link (anche noi vogliamo arrivare in vetta), e ti porta a Google Search Console, un servizio gratuito offerto da Google che ti consente di monitorare e gestire la presenza del tuo sito nei risultati della Ricerca Google.
    Questa pagina probabilmente ti fornirà le risposte a una serie di altre domande relative all’ottimizzazione.

    Fare tutto questo da solo può essere difficile, fatti affiancare da degli esperti che ti seguiranno dalla creazione del sito o della tua landing, tramite strumenti professionali come Landing Pages Manager; al quale affiancheranno le loro conoscenze di marketing per fare in modo che anche tu possa conquistare la vetta di Google!

    Non perdere tempo, contattaci.